Molti clienti mi contattato perchè hanno bisogno di aggiornare il proprio sito web o aggiungere nuova funzionalità. In fase di analisi e dopo aver fatto una valutazione tecnica e SEO del sito comunichiamo al cliente  o non la fattibilità dell’intervento aggiuntivo di funzionalità o di un aggiornamento tecnico.

Quando il cliente ci contatta per questo tipologia di intervento,  è consapevole che bisogna effettuare un restyling  al proprio sito web perchè è il primo che tramite i feedback dei propri clienti si accorge che il sito graficamente è vecchio e rispetto alle tecnologie o anche a propri competitor è rimasto indietro.


Cosa vuol dire fare il restyling di un sito web?

Quando si decide di effettuare un restyling di un sito o e-commerce bisogna affrontare quasi lo stesso processo che si è percorso quando si è realizzato la prima volta. Ci sono alcuni aspetti che possono variare in base al CMS utilizzato o se stiamo parlando di un progetto custom:

  • Cambio del brand o modifica aziendali

    Se un progetto web viene venduto o semplicemente c’è un cambio di strategia ha senso intervenire e rifare il sito.

  • UX vecchia

    Molti siti oltre a basarsi su un CMS vecchio o tecnologia deprecata hanno una grafica non adeguata alle richieste moderne, come ad esempio il first mobile index.

  • Visite organiche in calo

    Quando un sito inizia a invecchiarsi, anche il SEO  e quindi le visite organiche ci rimettono.

  • Impossibile fare campagne a pagamento

    Sistemi come Google ADS  se trovano un sito vecchio o non adeguato non ti danno la possibilità di avviare le campagne in maniera performante.

 

Cosa bisogna tenere in considerazione prima e  mentre si effettua un restyling di un sito web?

 

Analisi della concorrenza: Vedere cosa fanno i tuoi concorrenti può aiutare a trovare nuove idee di design e funzionalità.
User Personas: Assicurati che il restyling tenga conto dei tuoi utenti target, adattando il sito alle loro esigenze.
Wireframing e Mockups: Prima di iniziare con il design finale, creare dei wireframe o mockup per visualizzare il layout.

Design reattivo: assicurati che il nuovo design sia ottimizzato per i dispositivi mobili e ottimizzato per i dispositivi.

UI/UX: migliora l’interfaccia utente (UI) e l’esperienza utente (UX), ottimizzando la navigazione e semplificando il sito.

Branding: modifica il design per adattarlo al nuovo brand, se necessario (colore, carattere, logo, ecc.).

SEO: durante il restyling, considera anche l’ottimizzazione SEO (URL strutturati, tag H1, velocità del sito, ecc.).

Velocità del sito: integra tecniche di miglioramento della velocità (compressione delle immagini, caricamento lento, miglioramento del codice, ecc.).

Alcuni di questi aspetti possono variare o dovresti cambiare logica in base a quale tecnologia sceglierai per fare il tuo nuovo sito web.

 

Fase di test e pubblicazione

Prima di procedere alla pubblicazione, nella fase di restyling di un sito web ha una fase importante quella di test, dove l’azienda , il programmatore, cliente, gli amici o parenti usano il sito come se fossero dei veri clienti per vedere il corretto funzionamento e trovare eventuali bug e correggerli prima di andare online. Per esperienza non si può essere perfetti da subito quando si parla di siti web, ci vuole del tempo, passione e tanta pazienza.

 

Conclusioni

Se stai pensando di aggiungere una nuova funzione sul tuo sito o pensi che il tuo sito sia vecchio contattami o prenota una consulenza con me. Raccontami del tuo progetto e quali sono i tuoi obiettivi, dal 2010 mi occupo di servizi web e ho aiutato molte realtà a realizzare o effettuare un restyling del proprio sito web.

Per poter essere visibile su internet, un sito web deve avere delle caratteristiche particolari. Nello specifico, se si vuole raggiungere le prime posizioni sul motore di ricerca c’è una cosa di cui non si può fare a meno: la SEO.

Cos’è la SEO?

La SEO può essere intesa come un insieme di attività che hanno come scopo finale quello di aumentare la visibilità di un sito web e di farlo comparire tra i primi risultati di un motore di ricerca.

I risultati di un motore di ricerca si dividono in due categorie principali:

  • Risultati a pagamento
  • Risultati organici

Grazie alla realizzazione di campagne PPC (Pay Per Click) è possibile comparire tra i primi risultati a pagamento di Google per le parole chiave che si vuole andare a prendere in considerazione per la propria attività.

Naturalmente, si rimane tra i primi risultati finché si paga e questo costo viene calcolato in base alla competitività della parola. Si paga infatti tot € per ogni singolo click che viene fatto dall’utente. Inoltre, i risultati a pagamento hanno la dicitura di “annuncio”. Nel 2020 Google ha deciso di migliorare la concorrenza tra gli annunci sulla SERP. Se prima l’annuncio collegato ad una campagna era di un colore diverso, oggi abbiamo una semplice dicitura scritta in nero, che ci segnala l’annuncio sponsorizzato.

Tutto questo preambolo perché?

Beh, la SEO, e quindi anche il SEO Copywriter, lavora con i risultati organici, ovvero tutti quei risultati non a pagamento ed è un’attività che richiede molta esperienza e conoscenza dei meccanismi dei motori di ricerca.

Generalmente, quando si deve ottimizzare un sito web, si dovrebbe sempre prendere in considerazione la SEO perchè in questo modo si può garantire al proprio business un posizionamento duraturo – nella maggior parte dei casi – sui risultati del motore di ricerca, che porti frutti concreti al proprio business senza spendere migliaia di euro in campagne PPC.

L’attività principale che un SEO Copywriter può fare per il tuo sito web è quella di ottimizzare il tuo sito secondo le principali regole della SEO On Page.

Cos’è la SEO On Page?

Per SEO On Page si intendono tutte quelle attività di ottimizzazione di un sito web che possono essere implementate direttamente all’interno del sito per migliorarne il ranking sul motore di ricerca.

Non è da confondersi con la SEO Off Page che invece si concentra sull’aumento dell’autorità di un sito web, generalmente attraverso campagne di link building (ovvero l’ottenimento di link da siti autorevoli che indirizzano verso il nostro sito web).

Il SEO Copywriter è uno specialista nella SEO On Page e può aiutarti ad impostare una struttura solida e duratura sul tuo sito web.

Adesso però, andiamo insieme a scoprire nello specifico come funziona un’attività di ottimizzazione SEO On Page da parte di un SEO Copywriter e quali sono gli elementi che analizza nello specifico.

Ottimizzazione Tag Title

Un tag title è un elemento HTML che specifica il titolo di una pagina web.

I tag title vengono visualizzati nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) come headline cliccabile per un determinato risultato e sono molto importanti per l’usabilità, SEO e condivisione sui social.

La caratteristica principale del tag title di una pagina web è che deve essere una descrizione accurata e concisa del contenuto di una pagina.

Ottimizzazione Meta Description

La meta description è anch’essa un elemento HTML e si trova al di sotto del tag title.

Di solito consiste in una o due frasi accattivanti che servono a rendere questo box un invito all’azione molto importante che può aumentare il CTR (percentuale di click su di un risultato) e migliorare la User Experience (UX) del sito web.

Ottimizzazione Titoli della pagina

Dal punto di vista della SEO, dopo il tag title e la meta description, i titoli H1, fino ad arrivare all’H6, sono probabilmente gli elementi più importanti dell’intero contenuto di una pagina web.

Il loro scopo è quello di aiutare gli utenti a comprendere a colpo d’occhio il contenuto di una pagina e a facilitargli la scansione della pagina web.

Ottimizzazione URL Pagina

Gli URL SEO Friendly sono degli URL che sono ottimizzati per la SEO.

Normalmente, per URL SEO Friendly si intende un URL breve e che contiene la parola chiave scelta. Allo stesso tempo, l’URL deve rispecchiare a pieno il contenuto della pagina.

Ottimizzazione Immagini Motore di Ricerca

Anche le immagini sono molto importanti nella creazione di un contenuto online e anche loro vanno ottimizzate.

Le ottimizzazioni delle immagini sono sia a livello di dimensioni e peso sia a livello di tag alt, ovvero il titolo che deve essere assegnato ad ogni immagine.

Ottimizzazione Tag e Categorie

Categorie e tag sono i due modi principali per raggruppare i contenuti su un sito WordPress. Anche questi due elementi sono molto importanti per una corretta ottimizzazione SEO di un sito web.

Anche questa guida è giunta al termine, abbiamo visto in che modo un SEO Copywriter può aiutare a migliorare il posizionamento del tuo sito web attraverso la SEO On Page.

Se pensi di aver bisogno di un SEO Copywriter, non esitare a contattarmi ed ottimizzeremo insieme i fantastici contenuti del tuo sito web.

 

Il SEO Copywriter può aiutare a migliorare il posizionamento del tuo sito web attraverso la SEO On Page.

Indice della guida

Molto probabilmente avrete sentito parlare della figura del Copywriter, ma non nello specifico di quella del SEO Copywriter.

In questo articolo andremo a vedere chi è un Copywriter SEO, cosa fa e soprattutto come può essere utile ad un sito web.

Prima però dobbiamo fare una piccola introduzione.. Sai cos’è la SEO?

Che significa SEO?

Al giorno d’oggi è difficile riuscire ad apparire sui motori di ricerca senza un’attività in particolare: la SEO.

La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, ovvero l’ottimizzazione dei motori di ricerca, è quell’attività che permette ad un sito web di essere visibile su internet grazie a varie attività che vanno ad influenzare la visibilità del sito stesso.

Chi è un SEO Copywriter?

Il SEO Copywriter è un tipo di copywriter che è specializzato nella scrittura di contenuti per il web.

I contenuti che crea il SEO Copywriter sono dei contenuti che devono essere di facile lettura in primis per gli utenti ma nello specifico anche per i motori di ricerca.

Tutto questo perchè il posizionamento sulla SERP di Google (Search Engine Results Page – Pagina dei risultati del motore di ricerca) richiede molto di più che avere ottimi contenuti.

Che senso ha avere sul proprio sito web dei contenuti scritti benissimo ma che poi non vengono letti da nessuno?

E’ per questo che hai bisogno di un SEO Copywriter.

Grazie al suo aiuto riuscirai a dare il tocco finale ai tuoi contenuti e fare quello step ulteriore per portare più traffico al tuo sito e, allo stesso tempo, aumentare l’autorevolezza nel tuo settore sul web.

Questi contenuti hanno varie caratteristiche e standard che devono rispettare, andiamo a scoprire quali.

Come si crea un contenuto SEO Friendly?

Analizziamo insieme il processo di creazione che un SEO Copywriter affronta nel momento in cui deve andare a creare dei contenuti per un sito web.

Fase 1 – Keyword Research (Ricerca delle parole chiave)

Il primo step da affrontare per un SEO Copywriter è l’analisi e la ricerca delle parole chiave da utilizzare nella creazione del contenuto.

Non bisogna solo incentrarsi sui volumi di ricerca ma bisogna essere in grado di comprendere l’intento di ricerca per quelle parole chiave ed agire di conseguenza.

Fase 2 – Analisi della SERP

Il secondo step è quello di analizzare la SERP per quelle determinate parole chiave e cercare di comprendere che tipo di contenuto sia più adatto e, di conseguenza, più premiato da Google per riuscire a posizionarsi bene.

Fase 3 – Ricerca e documentazione

Questo è uno step molto delicato. Bisogna essere in grado di fare un’analisi molto accurata degli argomenti e cercare di capire quali sono le fonti più attendibili da cui poter informarsi per poi andare a creare il contenuto.

Fase 4 – Creazione e scrittura del contenuto

Durante questo step si inizia la vera e propria scrittura del contenuto, tenendo conto della formattazione del contenuto stesso in modo tale da agevolare la leggibilità ed inoltre tenendo a mente le parole chiave scelte in precedenza.

Fase 5 – Impostazione Tag Title e Meta Description

Ultimo step è la scelta del tag title, ovvero il titolo della pagina che viene visualizzato sulla SERP e la meta description, la descrizione che si trova sotto il tag title.

Quest’ultima non deve essere una mera trascrizione di parole chiave ma bensì, un invito a leggere l’articolo facendo una breve descrizione del contenuto di cui si parla.

Quali vantaggi può portarti un’attività di SEO Copywriting?

Sono davvero tanti i vantaggi che un SEO Copywriter può portare ad un sito web, nello specifico grazie ad un’attività di Copywriting SEO otterrai:

  • Miglior posizionamento per le parole chiave utili per il tuo business
  • Più traffico organico e targettizzato
  • Minor tasso di rimbalzo (bounce rate) che equivale ad un maggior tempo di permanenza sul tuo sito web
  • Migliori percentuali di conversione, sia che si tratti di una singola landing page, della richiesta di un preventivo, dell’iscrizione alla tua newsletter o dell’acquisto di uno dei tuoi prodotti.

Un SEO Copywriter è essenziale per un progetto web

Abbiamo appena finito di vedere il perché un’attività di SEO Copywriting e quindi, l’aiuto di un SEO Copywriter, è essenziale al giorno d’oggi per avere una solida presenza sul web e per aumentare indirettamente i nostri incassi.

Se pensi che un’attività di questo tipo possa fare al caso tuo, non esitare a contattarmi e sono sicuro che riusciremo a creare dei fantastici contenuti per il tuo business.

La SERP per gli utenti , l’imprenditore e i professionisti come rappresenta un giungla dove si cerca di avere il proprio annuncio nella posizione migliore e sopratutto in prima pagina.

Come Esperto SEO per i mie clienti svolgo azioni che hanno lo scopo di migliorare i click sulla SERP di Google e portare maggior traffico all’interno del loro sito web. La SERP rappresenta una giungla,  quindi il mio scopo è quello di rendere visibili il più possibile gli annunci in modo da attirare l’attenzione degli utenti.

Cosa sono i dati strutturati?

I dati strutturati possono essere utilizzati in molti modi diversi, come l’utilizzo del markup Open Graph per specificare un titolo e una descrizione di Facebook o l’utilizzo di SQL per eseguire query su un database relazionale. In un contesto SEO, i “dati strutturati” di solito si riferiscono all’implementazione di un qualche tipo di markup su una pagina Web, al fine di fornire ulteriori dettagli sul contenuto della pagina.

Questo markup migliora la comprensione da parte dei motori di ricerca di quel contenuto, che può aiutare con segnali di pertinenza e consente anche a un sito di beneficiare di risultati migliori nelle SERP (rich snippet, rich card, carousel, knowledge box, ecc.). Poiché questo tipo di markup deve essere analizzato e compreso in modo coerente dai motori di ricerca e dalle persone, esistono implementazioni standardizzate (note come formati e / o sintassi) e classificazioni di concetti, relazioni e termini (noti come vocabolari ) che dovrebbero essere utilizzati.

Esistono tre sintassi supportate dai motori di ricerca (microdati, JSON-LD e microformati) e due vocabolari comuni che possono essere utilizzati con queste sintassi: Schema.org e Microformats.org. Schema.org può essere utilizzato con la sintassi Microdata e JSON-LD, mentre la sintassi e il vocabolario dei microformati vanno insieme. Se stai leggendo su questo argomento, potresti anche vedere riferimenti a RDFa, che è un’altra sintassi.

Google, Bing e altri motori di ricerca incoraggiano i webmaster a utilizzare dati strutturati e incentivano tale utilizzo fornendo vantaggi ai siti Web con dati strutturati correttamente implementati.

Alcuni di questi vantaggi includono miglioramenti dei risultati di ricerca e funzionalità specifiche del contenuto, come:

  • Risultati di ricerca ricchi: include stile, immagini e altri miglioramenti visivi
  • Rich card : una variante dei risultati di ricerca avanzata, simile ai rich snippet e progettata per gli utenti mobili
  • Risultati di ricerca arricchiti: include funzionalità interattive o coinvolgenti
  • Google MyBusiness
  • Pangrattato: pangrattato nei risultati di ricerca
  • Caroselli: una raccolta di molteplici risultati ricchi in uno stile a carosello
  • Risultati ricchi per AMP: per far sì che il tuo AMP (Accelerated Mobile Pages) compaia in caroselli e con ricchi risultati, dovrai includere dati strutturati
  • Stelline ( che dopo l’aggiornamento si utilizzano sempre di meno).

Questi risultati di ricerca ottimizzati possono anche migliorare la percentuale di clic (CTR) e generare traffico aggiuntivo, poiché sono più visivamente accattivanti e forniscono informazioni aggiuntive agli utenti. E un CTR migliorato può anche migliorare indirettamente le tue classifiche, come segnale di comportamento dell’utente.

L’implementazione di dati strutturati sul tuo sito è anche un modo per prepararsi al futuro della ricerca, in quanto Google in particolare continua a muoversi nella direzione dell’iper-personalizzazione e nella risoluzione dei problemi e nel rispondere direttamente alle domande.

Oggi vorrei parlarvi nello specifico delle caselle di contenuto che possibile configurare nei tuoi annunci sulla SERP.

Esempio di caselle di contenuto flessibili

Vuoi implementare i dati strutturati per gli annunci del tuo sito?

In questa immagine è riportato un esempio di implementazione di queste caselle, ovvero sotto l’annuncio  c’è un elenco con delle FAQ che servono per dare maggiori informazioni rispetto a quello che l’utente sta cercando.

Adesso ti starai chiedendo a cosa possono servire queste caselle?

La risposta è molto semplice, servono per dare delle informazioni di un determinato contenuto della tua pagina senza che l’utente faccia accesso al tuo sito web.
Quindi da questa prima informazione, puoi ben capire che ci sono dei pro e dei contro sulla scelta di utilizzare questi dati strutturati.

Ovviamente come punto favore c’è che il tuo annuncio sarà ben visibile rispetto a quelli dei tuoi competitor, ma rischierai di avere meno click e accessi al sito. Per questo che consiglio di utilizzarle in maniera intelligente e furba.
Se sei appassionato come me di web di analytics ti starai chiedendo: “E’ possibile monitorare i click degli utenti su queste caselle?”.

La risposta a questa domanda è “ni”! Tramite Search Console possiamo monitorare se le caselle vengono cliccate, ma non possiamo sapere quale di specifico viene cliccata. Inoltre, come tutti i dati strutturati, non si ha la certezza che tutte le caselle vengano pubblicate, a volte ne pubblica un numero minore rispetto a quello che abbiamo inserito. Un’altro difetto che non sempre vengono accettati per tutte le pagine o tutti gli articoli.

Infine, come tutti i strumenti che sono sotto la policy di Google, bisogna rispettare delle regole e quindi potresti riscontrare dei problemi se all’interno di queste caselle flessibili decidi di utilizzare dei nomi di brands o dei marchi.

Queste caselle di contenuto, FAQ, a mio personale parere non sono da utilizzare su tutte le sezioni di un sito web, ma solo in specifici sezioni e in maniera moderata.

Spero di averti fatto capire quanto l’importanza di personalizzare gli annunci del tuo sito web, come Esperto SEO  consiglio sempre di dare attenzione anche ai minimi particolare per avere successo nel web.  Se hai un progetto web e non sai come farlo decollare, contattami per una consulenza.

Vuoi implementare i dati strutturati per gli annunci del tuo sito?